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Come reagiresti se nella tua azienda venisse assunto un team composto non da persone, ma da intelligenze artificiali?

Come reagiresti se nella tua azienda venisse assunto un team composto non da persone, ma da intelligenze artificiali?

In Lattice (azienda statunitense di sviluppo software), è successo, ed è scoppiato il caos! 

Storytime:

🚀 9 luglio 2024: Tutto è iniziato il 9 luglio 2024, quando la CEO di Lattice, Sarah Franklin, ha annunciato la decisione di assumere chatbot e assistenti virtuali come veri e propri “dipendenti”. Questi “lavoratori digitali” avrebbero ricevuto formazione, obiettivi e metriche di prestazione, proprio come i colleghi e le colleghe umane. Si trattava di veri e propri “personaggi di intelligenza artificiale” come Devin l’ingegnere, Harvey l’avvocato, Einstein l’agente di servizio e Piper l’agente di vendita.

Sarah Franklin ha spiegato: “Dobbiamo impiegare l’IA in modo responsabile, come impieghiamo le persone, e consentire a tutti di prosperare lavorando insieme.”




Reazioni e Feedback

Ma, come potete immaginare, non tutti hanno accolto bene questa notizia. L’annuncio ha suscitato forti reazioni e molte critiche sul web. Professionisti/e delle risorse umane e della tecnologia hanno espresso preoccupazioni etiche e pratiche. Alcuni/e temevano che trattare il personale AI come collaboratori potesse disumanizzare i lavoratori e le lavoratrici umane, mettendoli in competizione diretta con le macchine.

A causa di queste critiche il 12 luglio, solo tre giorni dopo, Lattice ha deciso di fare marcia indietro. Sarah Franklin ha pubblicato un aggiornamento riconoscendo le conversazioni negative e le domande senza risposte chiare: “Non vediamo l’ora di continuare a lavorare con i nostri clienti sull’uso responsabile dell’IA, ma non proseguiremo nell’utilizzo dei lavoratori digitali.”

18 luglio 2024: Una Nuova Direzione con Gianna Driver

Poi, il 18 luglio, Lattice ha annunciato qualcosa di molto interessante: l’arrivo di Gianna Driver come nuova Chief People Officer (CPO), a partire dal 12 agosto 2024.

La Driver ha 20 anni di esperienza nel costruire organizzazioni strategiche e inclusive e ha un passato come Chief Human Resources Officer presso Exabeam, un’azienda di sicurezza informatica.

Gianna Driver ha dichiarato: “Non potrei essere più entusiasta di unirmi a Lattice in un momento così cruciale Lattice è già rinomata per la sua innovazione e leadership nella comunità delle risorse umane. Non vedo l’ora di contribuire a questo prossimo capitolo e aiutare i team People a livello globale a fare del loro meglio.”

Con l’arrivo della nuova CPO, Lattice punta a crescere e a innovare in modo più ponderato e centrato sulle persone. È un segno evidente che l’azienda vuole continuare a essere leader nell’integrazione responsabile dell’IA, senza trascurare le esigenze e il benessere dei lavoratori e lavoratrici umanə.

Cosa possiamo imparare da questa storia

Questa storia evidenzia l’importanza di mantenere un equilibrio tra innovazione tecnologica e attenzione alla componente umana. La tecnologia, se ben integrata, può essere un potente strumento per il progresso umano, ma deve sempre essere al servizio delle persone, non sostituirle. Il caso di Lattice mostra come l’introduzione di “lavoratori digitali” senza una chiara comprensione delle implicazioni etiche e sociali possa portare a tensioni e resistenze.

 

In futuro, ci avvicineremo sempre più a un modello di “intelligenza aumentata”, dove le persone e le macchine collaboreranno per ottenere risultati migliori. Tuttavia, è cruciale che la tecnologia sia progettata e implementata con un approccio umano-centrico, che tenga conto delle esigenze, dei valori e del benessere delle persone. Solo così l’innovazione potrà essere realmente sostenibile e benefica per tutti.



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